“Avete presente la straordinaria sensazione che vi pervade quando le luci si spengono, si alza il sipario, il pubblico tace e un faro color rosso ciliegia illumina la protagonista al centro del palco? Non lo sapete? Beh… allora non avete mai assistito ad uno strabiliante spettacolo di Nicolet!
Immaginate di venir improvvisamente catapultati nella Francia di fine ‘800, diciamo più precisamente a Parigi, tra corsetti e ombrellini di pizzo che proteggono dai raggi del sole, bastoni da passeggio, cappelli a cilindro all’ultima moda e abiti dell’epoca. Vi ritrovereste su una carrozza di lusso, trainata da cavalli neri, diretta verso una nuova e maestosa costruzione. Questa, con una bizzarra forma allungata, inaugurata da qualche anno, per molti era solo un asparago di latta color rosso mattone. In fondo, quella torre, con un nome così ridicolo, Eiffel, quanto poteva durare? Forse qualche anno o poco più. Giusto il tempo dell’Esposizione Universale di Parigi. Tutti però erano attratti e curiosi di salirci per poter ammirare il panorama da un’altezza simile.
Al calar del sole potreste indossare il vostro abito migliore e trascorrere una bella serata tra danze e balli ritenuti licenziosi, come il can-can, in un cabaret anch’esso rosso e inaugurato da poco: il Moulin Rouge. Ma questa è la storia di un gentiluomo perdutamente innamorato della sua amata, che non potrebbe mai perdere tempo in simili frivolezze.”